Ciò che è proclamato senza mezzi termini - senza mediazioni del concetto ma nella cattura reciproca di voce e racconto quando eluda l'impostura dell'identità - suona come bisognerebbe diventare feticisti fino alla bava, insieme dell'occhio del didietro e del piede, sentendo in tutto il corpo la follia di un contorsionista, per ritrovare in sé ciò che è miserevolmente fallito all'inizio della costituzione del corpo umano (il fiasco di ciò che non siamo: a questa più che divina sorgente di non essere una vita attingere); la citazione, come è nel suo costume: cassata ed interpolata. Per cui non da quelle del rappresentabile a occhieggiamenti ancheggiamenti sdilinquimenti slinguazzamenti, ma da altre sfere provengono: teatrologia pura ed incandescente.
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