giovedì 22 luglio 2021

quando nell'andare...

Quando nell'andare, aperta la porta, scorgere i sandali, ed il liquore, anfora o fiasco vestita di vimini, intensa aura di un'assenza, e quando capita capita, orrida stanchezza, in questo mare c'è l'amaro ma non il sale, non più sforzi allora, lo sforzo che cerca amore: se vi è una contrazione che sia cosmica, che sia tellurica, e non una sottospecie di congegno dell'intenzionalità. se runa o lusus, quanta fluida bellezza, pazza (mater) dulcissima. qui non scorre amore, non regna, qui morte non va oltre la noia, non si fa guardare per vergogna - dell'esausta mattina è perso ogni pensiero.

Quella notte, che giocasse lo sguardo a scorrere nell'oceano fiammeggiante che lo perde, leggera fuga lo fa evaporare in non telecomandata danza, dissolvendolo in un divampare che non smette, giocare esto juego, en una manera o en la otra, il come a volta a volta, volta stellare, mano a mano, bocca a bocca, parole spezzettate, i vari pezzi rimessi insieme, in combinazioni che offrono suoni, che offrono colori, che offrono profumi, su un vassoio che è rame, che è argento brunito vivo, sotto la coltre qua e là opaca, è concavo, è convesso, il cerchio fra i tre fiumi si espande, racchiude i rami, la finestra mai vista, il serpente travestito, tutte le scene possibili di ciò. E questa che pare una ragnatela e non è nulla.







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