venerdì 17 marzo 2023

porta riconosciuta oltre la frontiera dell’indoeuropeo, non verbo ma nome, non azione ma sostanza, termine di teoresi: vince l’assurdo di tradurre l’azione in rappresentazione, perché riconosce che il fatto è un’astrazione

La potenza che la fiaba può conferire all’uomo è senza confini.

Alberi e fiori sognano l’uno dell’altro




martedì 7 marzo 2023

La rugiada

*un’espansione del territorio ed uno spazio vuoto che presto saranno invasi da qualcosa di imprevedibile, dopo che la storia classica con le sue regole ed i suoi confini è giunta alla fine 

*il mito che cade di notte come rugiada sull’erba, si continuano ad evocare le sue figure, l’invocazione trae la propria forza dal fatto che esse non sono esistite mai da nessuna parte ed hanno però sempre ed ovunque trovato dimora - tale specchio offre uno strumento di osservazione capace di superare il tempo e la distanza

 


 

lunedì 27 febbraio 2023

on dance

on dance - on danse. dialogo figurato di un fantasma cinese e della morgana erotica fra altri di man ray (cfr. Preghiera) - nel calcolo senza fondo del gesto incisorio e di quello danzato convergono il voyant di patmos, dürer e burroughs, nel racconto invertito della fine «il testo che arriva dal futuro, annulla il tempo e polverizza lo spazio»
 
 

 

venerdì 24 febbraio 2023

scholium in tragica*

qui, ove sono ospitate iscrizioni su rovine d'arcadia, templi della memoria, sillabari degli epigoni, stringhe, si torna dunque sulle varianti di una narrativa in versi di ascendenza o forse discendenza sofoclea che è partitura per caduta del suono e musica che si estingue, continuando a questionarsi se sia la tragedia destino della rappresentazione piuttosto che rappresentazione del destino, insieme a quanto se ne giochi nella parola, nei sussurri e nelle grida della nominazione stadio in cui persiste proibizione dell'eros altrimenti che in forma allegorica, ovvero qui trasfiguratrice di una voce in perdita. nota su arianna. adìos sharzad. niente più racconto non possono più punirti, niente da inventare se non il volgere le spalle alla camera delle meraviglie, dei giochi perduti e dei ricordi e mnemosine rimane pur sempre di natura titanica, finanche nello svanire sul fondo della figurina che simula un congedo, una lontananza messa in atto senza più canti o gesti - di svariati fantastiliardi a glossarsi in futuro almeno due le quaestiones, qui: come dire che il filo che strozzò fedra in un’epifania del desiderio sospeso per sempre è lo stesso che 'salvò' arianna e teseo - ed è poco ancora che qui s’inizi ad accennare alla ambivalenza dell’idea stessa - ma non solo dell’idea di salvezza - tutto avviene nel retro aggrovigliato e contorto di un arazzo, o a dirne di più, nel retrofondo oscuro del linguaggio - in secundis se l’offrirsi ed il sottrarsi della figura non si confondano oltre il sopportabile ed il sostenibile fra la backdoor beauty di watteau già citata [compostxt* e supra] e quest’indecifrata bambola che fa sembiante.

    • scolio al digesto: venni a queste immagini di dei quando udii rumore di pioggia alla mia porta mentre il flusso viene transitoriamente e di rado.

    • aggiunta postuma di Bloom:

    • ma il vero peggio è che non venga mai più.

    • Vincenzo Agnetti, 1969 - Assioma:

dato un punto qualsiasi abbiamo comunque la conclusione di quest’indecifrata bambola che fa sembiante

scolio al digesto: venni a queste immagini di dei quando udii rumore di pioggia alla mia porta




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Pubblicato con minime varianti e con il titolo di "digesto dall'antigone di laura silvestri, elementi centrali" su recognitiones.blogspot.com/2008/11/digesto-dallantigone-di-laura.html, etichette: laura silvestri, scholia in tragica

* compostxt.blogspot.com

lunedì 20 febbraio 2023

È davvero contemporaneo chi non coincide perfettamente col suo tempo né si adegua alle sue pretese ed è perciò, in questo senso, inattuale […]. Coloro che coincidono troppo pienamente con la loro epoca non riescono a vederla.

(G. Agamben, Che cos’è il contemporaneo?)

‘Ci fu un tempo, in una città che non esisteva, in cui vivevano tre principi coraggiosi e felici. Due di essi non erano nati ed il terzo non fu concepito. Sfortunatamente, tutti i loro parenti morirono ed i principi lasciarono la loro città natale per andare altrove. Cammina e cammina, ben presto però caddero svenuti, incapaci di sopportare il calore del sole. I loro piedi venivano bruciati dalla sabbia bollente e rigidi steli d'erba li ferirono. Nomi di vampiri, pirata, hobbit, elfica, fata, postnichilista vie da davanti dietro uno stato di felicità in tutto lo spazio non può avere fine o fini, supereroe, smurf, porno, elf, goth, prigione, jedi, gotico, ghetto, Nana, spogliarellista, drago, rap, mafia, cinese, anime, elfica, dei nani, degli orchi, v

 



mercoledì 15 febbraio 2023

sirventese detto dei vestitini - stesura prima*

sirventese dei vestitini, delle sonagliere e dei campanelli fatati. carmina vel coelo possunt deducere lunam, quali ombre, che fantasmi, quali carni e che pelli si trasfigurassero nel controluce azzurrato ed in cilestrine trasparenze, un succedersi di domande l'amore è felicità di parlare, nel dileguarsi di una scrittura
 

 *Versione o meglio estrapolazione da "Carmina vel coelo possunt deducere lunam", pubblicata sul blog "recognitiones": recognitiones.blogspot.com/2010/06/sirventese-detto-dei-vestitini-stesura.html

martedì 7 febbraio 2023

cut-up agency

Carmina vel coelo possunt deducere lunam, quali ombre, che fantasmi, quali carni e che pelli si trasfigurassero nel controluce azzurrato ed in cilestrine trasparenze, un succedersi di domande l'amore è felicità di parlare, nel dileguarsi di una scrittura nell'hinterland fra il fisico ed il mentale quali si distendessero e rotolassero troie nella più irraggiungibile delle zone poi ancora più in là e più in dentro dove è la luce a reiterare le figure fosse quasi il fiammeggiare di una pelle la corona delle montagne remota per vetrate e inferriate lo sguardo solo ad abbracciarla anch'essa la voce là dentro di te e anche dentro quale amore traboccasse birra d'oro dai calici del lied di schubert nel mutarsi di sestina in palinsesto in quel che ne siano il sogno la morte tutt'altro una mappa solum nella sua mente, in un mondo dove avrebbe potuto fuggire una terra per le immagini - poiché la poesia è volersi liberare dai vincoli del concetto e dei fantasmi, se necessario ella si scrive da sé, si tuit lo plor, se tace il pianto e cessano pavide trepidazioni allor s'odono i sonagli della fatina, gatti che sono miracoli e telefoni, exlibris zhuangzi, il secondo di numerosi. Tornare subito, infinitamente le dico vieni ed infinitamente ella viene, fra il nero ed il verde ne schizza fuori luce del tamilnadu un biancore indefinibile null'altro che il favore delle tenebre alla frontiera di nulla così buonissima e spaventata - la dedicatoria è: La scrittura ha bisogno d’incontrare ciò che combatte, non in un’idea, in una semplice idea, come in filosofia, ma nella vita che s’insinua nelle esperienze più intime…? sirventese dei vestitini a occhi di angelo e mani disabilitate al mondo, queste pagine di frasi che arrivano dopo il futuro, uno spiegone e che tu ci sei. Ogni scompiglio di memoria è un evento di scrittura. Lo studio sistematico, per dare sempre più rigorosa coerenza alle norme delle evoluzioni fonetiche, nulla può dirci delle reali origini e degli sviluppi delle voci antiche. Vi sono parole fatte fluttuare dalle onde di secoli remoti; giungono intatte sino a noi, ma non si possono accogliere solo col suono delle loro sillabe, occorre auscultarle acutamente per sentirvi dentro il loro segreto, come in una conchiglia si ascolta l'eco di oceani abissali. Una mappa-cartina post asia, portare addirittura alla città nascosta - antipunti di riferimento: per ogni segno una cecità - tanta lotta terrena non è che illusione, la terra come superficie immaginaria. Oscurare la propria luce così da camminare tranquilli.







venerdì 3 febbraio 2023

Notes magico 1 e 2

leggo, avevo giudiziosamente, per avvertimento ermeneutico, aperto gli occhi, nell'attesa spasmodica del Verbum - Tuo -: quanto da Te elaborato, nel caldo della Tua officina, rasenta il 'metro' della Critica in posizione MetaCritica. non tutti gli abitatori dl tempo sono (h)militi (h)omini, ed ecco che Tu vai per i Tuoi Sette Dèmoni. 
Questo vo dirTi a un minuto primo di lettura: Cavaliere, non passare invano innanzi al Monumento della Civiltà Solare, so che le sue fiamme potrebbero bruciare le tue ali, ma la prova sìa con te, o mio Cavaliere o Capitano dell'Atto con l'ausilio del tuo cantore preferito! come potrebbe saltare dinanzi con acrobata performativa il cavallo di razza e suoi Castore e Polluce? e si quieta, sul far della sera, chi, docile sangue aspiratore, è al raccolto del messaggio propizio.
Il linguaggio: sempre più ambiente e meno dimora, supreme fiction o ens realissimum, labirinto  più che sentiero - Heidegger (perdutosi talora in vaghezze dopo il brief) l’ascoltatissimo Severino (nel quale poco si trova che già non fosse nell’inascoltato Giorgio Colli) come sfondi presenti ed insieme remoti, materiali da costruzione; però: orizzonti varcati, forse in direzione Borges-Derrida; ambiente, non rappresentazione di.
Repertori labirintici. Ipergrafie, metagrafie: meta testuali? Cosa non lo è?
Qui si fa questione di un conio lacaniano, non l’essere parlante, che è fantasma aristotelico, ma il parlessere (parlare-essere), nel suo misterioso coincidere con i parametri stessi del vivente, anche se più che conio di lacaniana memoria potrebbe dirsi di italiano oblio, che qui si esigono referenzialità ed articoli consimili contro scritture e pensieri. Scrittura del segno stesso, detronizzazione dei paradigmi, prima che parole sono segni, semiosi illimitata (Peirce). Senza più darsi arie d’opere ed autori: ergàne, l’operatrice (ted. Bewirkerin, forse) è la scrittura, non l’autore o l’opera, ed è nella lettura che acquista interi cicli di vite successive e precedenti, un infinito numero di volte.




lunedì 23 gennaio 2023

Istruzioni per allegrie*

combinare altrimenti, deviare la traiettoria, mirate almen quant’io son bella, rota amoris, visio mirabilis, istruzioni per allegrie al tempo di ogni dolce cosa che resti di là dall’umana comprensione tu, rammenta di cercare (e di trovare, scordati) perdersi in un sottile filo sulla camicia di seta bianca “si sta andando a parlare” sopra una scrofa a cavallo sen va. dell’apparenza, non crucciarti) 






*Con il titolo "istruzioni per allegrie, billets doux" lo stesso testo è stato pubblicato su recognitiones.blogspot.com/2010/06/istruzioni-per-allegriebillets-doux.html, etichette: cut-up agency, transcriptiones

lunedì 16 gennaio 2023

Proposito di novella seguente

Sovraccarico di fiori miracolosi che moltiplicano l’estasi un forte gemito di sesso femminile notte d’agosto nella chiarità del riquadro corpi a godere l’uno dell’altro e di sé stessi, un’anamnesi anterograda, cancellate i giorni e gli anni eliminate il mondo esteriore e quello interiore, dimenticate la fine e l’inizio, l’istante e la durata, nomi che toccano nomi non solamente negli epitaffi, si muovono fuori dallo spazio, riposano nella profondità oscura, camminando nel cerchio dove tutto giunge a compimento, inizia quando tutto era già finito da un pezzo, settantanove, novembre, qualcosa di astratto fra il cielo e le colline, lo schermo acceso, tardo pomeriggio, fra nebbie grigie di cenere gelida, un rapido amplesso sul divano, esplode a nove mesi di distanza, non un nome ma l’attributo della luce e della voce, se ne accenna nei regesti dell’areopagita e in questi altri, scribi già là, nel calore di luglio, se denotasse fata o angelo o che la brevissima designazione, che tutto racchiude, colma un debito infinito



lunedì 9 gennaio 2023

Annienta il sole

annienta il sole per installare il regno della notte nera,
nonché spezza la croce affinché
gli spazi dello spazio non possano mai più 
incrociarsi né essere incrociati





lunedì 2 gennaio 2023

Un colibrì

Un colibrì nasconde il capino in una nube di fumo 
O di nebbia celati restano 
Segretissimi pensieri 
L’iride nuda pluriscreziata meraviglia


lunedì 26 dicembre 2022

novella dal quaderno delle fontane - note conclusive

Una ragazza biancovestita radiosa come fiori freschi ha lasciato cadere la rosa un petalo dopo l’altro come lacrime entrambe hanno il languore di un tempo afoso l’aria è piena di frutti e fiori le loro membra inclinate le facce ferventi piene della divinità le loro labbra seducono ed attendono invisibili amori le guance come perle chiare hanno tuttora intorno a sé la sottile pienezza del sonno l’intero quadro ha sopra di sé la luce dell’estate nulla di più semplice e brillante bellezza è stato fatto negli ultimi anni - si racconta di quel che raccontò che lui guardava la ballerina e la ballerina guardava lui e di chi disse se contemplo la tua bellezza sono capace di amare il mondo




lunedì 19 dicembre 2022

digesto cahiers des fontaines, stesura parziale

il nero della copertina di cartone un nero lucido qua opaca là nero specchio nero di balthus aveva riflettuto miriadi di leggiadrissime lascivie in numero innumero ma oltre quella cortina evanescente di fantasmi il quaderno proseguiva a matita ed inchiostro stilografico, con l'aspetto di un piccolo libro mastro incompleto, lasciato ad impolverarsi, per tutto il corso dell'anno tranne che d'estate, segnature di un iperlettore sperso in ipertesti, un santuario delle acque che siamo noi. l'etimo della parola poeta come lo ricostruisce g contini, strappi da being blue di w h gass, escursioni al santuario con l'universo dipinto sulle pareti... l'umidità profonda in cui scorrono fiumi segreti... un solo episodio ambientato altrove piuttosto che nel sito principale: trattasi di grafemi anch'essi di ascendenza fiamminga. Non che episodi ce ne siano, non succede nulla, non vi si racconta nulla, eppure tutto ciò che può essere pensato è un romanzo... una composizione a contrappunto discontinuo, la cui stesura continua ormai da anni, fra il sorgere ed il calare dell'estate... stringhe parecchio assottigliate di filologia cinese, philosophical strip in evidenza un mostro su uno scudo su cui tutto e gia' stato raccontato ed insieme l'improbabile figura alata che piero di cosimo mise nella sua allegoria un iperlettore sperso nell'esplorazione delle conseguenze letali delle ermeneutiche nominalistiche, tags e metatags proliferavano a sempre peggio o meglio definire il nulla




lunedì 12 dicembre 2022

principio di conversazione intorno alla sfracellatissima novella detta del quaderno delle fontane, di nostra signora delle fontane

un santuario delle acque che siamo noi. l'etimo della parola poeta come lo ricostruisce g contini, strappi da being blue di w h gass, escursioni al santuario con l'universo dipinto sulle pareti... l'umidità profonda in cui scorrono fiumi segreti... un solo episodio ambientato altrove piuttosto che nel sito principale: trattasi di grafemi anch'essi di ascendenza fiamminga. Non che episodi ce ne siano, non succede nulla, non vi si racconta nulla, eppure tutto ciò che può essere pensato è un romanzo... una composizione a contrappunto discontinuo, la cui stesura continua ormai da anni, fra il sorgere ed il calare dell'estate... stringhe parecchio assottigliate di filologia cinese, philosophical strip in evidenza un mostro su uno scudo ove tutto e già stato raccontato ed insieme l'improbabile figura alata che piero di cosimo mise nella sua allegoria







lunedì 5 dicembre 2022

Preliminare al quaderno delle fontane

la letteratura sono le parole

l'elucubrato participio passato che è poeta valica la distinzione di attivo e passivo

poche note soltanto su un taccuino che nessun editore potrà mai pubblicare; sarà letto forse in un congresso di demoni e di dei del quale si ignora la data perché non è nel tempo
mutazioni metriche:
rifugiarsi in poche forme, frasi prime interrogando meditando adorando - altra salute non ha che nella cerchia disegnata intorno all'assenza volontaria
come la cerchia disegnata in terra dal ramoscello dell'incantatore magico
segno che respinge tutte le lusinghe e le insensate cure
questo è un testo senza fine per chi pensa








lunedì 28 novembre 2022

Non c'è niente per te

Fu questione di avventura in riflessi
notturni dicendo che il meriggio si
fa sera l’oscillare di un liquido
rosato nella coppa









 


lunedì 21 novembre 2022

Geme sussulta

Geme sussulta ansima sospira
In uno spasmo che non finirà mai
Sembra sola eppure con lei in lei
C'è qualcuno a respirare questo incanto
Questa delizia questa pace senza fine questa
Lettura spensierata - dg - reading del primo
Gennaio duemiladue









lunedì 14 novembre 2022

Strofe provvisoriamente intitolate a ninfali decostruiti

Dertritte grimm - almanacco - natividad - demoiselles
d'honneur - stabat nuda aestas - strofa quarta di molte - nell'orrore ambiguo
e a suo modo incantato della prima neve -
Andersen sullo sfondo in cristalli di rocca verso
Il cuore desolato dell'inverno nient'altro che una
Stazione da oltrepassare
Tombe sotto la neve a Confreria
Si traduce con stava nuda l'estate
Surrexit, segue
Quale estate invocasse eterna e rossa
In quale gelido disperato inverno
Come da dentro e da ovunque la evocasse
A rispondere si direbbe invisibile l'amica una voce
Fra il viandante e la montagna un tratto di pennello
Una scalfitura sottilissima un inciso o che
Del genere se mai un genere esistesse o fosse mai
Esistito - come potrebbe esistere ancora? Folletti si nascondono e cantano
Elfi cantano e si nascondono
Fra corolle corde d'arpa e violoncello
Incidono dischi registrano nastri masterizzano cd
Variegatamente amoreggiano en plusieurs sexes
Quasi un cartone animato di voci e colori vivaci
Sipari su sipari ripari da tutto infatti
Un riparo da tutto in questa voce
La donna di Tracia a correre strapparsi le vesti e
Denudarsi il seno lungo fiumi non identificati
Rimanendo avvolta nel più nudo mistero
Per l'altrove dentro la menade stelle scivolano nell'oceano
Squilla la quarta tromba la luce sta arrivando
Appresso alla notte frazionata in veglie più che tante.







lunedì 31 ottobre 2022

Evocazione estiva

Quale  estate invocasse eterna e rossa

In quale gelido disperato inverno

Come da dentro e da ovunque la evocasse

A rispondere si direbbe invisibile l'amica una voce

Fra il viandante e la montagna un tratto di pennello

Una scalfittura sottilissima un inciso o che 

Del genere se mai un genere esistesse o fosse mai

Esistito - come potrebbe esistere ancora?