mercoledì 16 dicembre 2020

a


a, "fate uso di me" (cosa che implica l'assoluto venir meno di ogni soggetto, io, me, ipostasi-parquet metafisico solido: solo sospensioni, invece) messo mirabilmente in musica da lyotard nella sua partitura libidinale diviene il veicolo sonante che trasporta l'opus tutto in giro a velocità folli; la barra gira, e dir girare è ancora dire poco; volteggia, ruota, in tutte le direzioni contemporaneamente, portando tutto un tiramento elastico da tutte le parti, ovunque metamorfosi, macchinazione e complotto, macchinazioni e complotti, gira la "barriera resistente alla significazione".










Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.