mercoledì 9 dicembre 2020

partitura immobile di silenzio



Partitura immobile di silenzio. In un più tardi, in un rimando che è forse, finalmente viva, di vita fittizia. Fregi che eseguono al limite della percezione visiva ed oltre questo limite l'immobile danza ai più punti, agli infiniti punti, alle incalcolabili direzioni - che sono rotte.

Dobbiamo un medico ad Esculapio, anche questa volta, facciamola finita, su, ancora una volta.

La relazione di appartenenza fra l'arte di adesso (contemporanea di una contemporaneità che si legge anche come simultaneità e sincronia) ed il labirinto non si esplica se non secondariamente come appartenenza del labirinto (in quanto oggetto di repertorio iconografico e simbolico) ad essa arte; primieramente si esplica nell'appartenenza di essa arte contemporanea (la cui contemporaneità si legge, è cioè, anche leggibile, come sincronia entro la quale a cronos si sostituisce cairos o l'aion - e come simultaneità su diversi piani diversamente disposti, campo multiplo) al labirinto.

A nord, a est, a sud, a ovest; ad oriente, ad occidente; a ponente, a levante; a mezzogiorno, a mezzanotte; dietro, davanti, sotto, sopra, ai lati.

Morte che non ha soffitti, solo mura interminabili.








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