giovedì 24 dicembre 2020

qui adesso


Qui adesso, in un oceano così idiota, io (preceduto da un segno di uguale). Ogni passo fatto, ogni passo fattibile: falso. Come se lo scritto volesse propiziare, con incantesimi la comparsa di quella figura che vidi fuggire - sarà invece l'apparente quiete dello sfogliare volumi. Ora è tutto scomparso. Il soggetto che scompare (preceduto da uno zero) la favola forse è testo forse spazio. Adesso, la parola è adesso. L'immobilità ha tutti i passi. La scomparsa lascia una scia di pulviscolo luminoso, ed infine l'assenza. Ma è l'io l'occidental vedovo sito, questa fittizia piega di solitudine che ha della maledizione. Un ritardo su carta, fra mirare e divenire quelle quattro stelle quale è la distanza?








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