la natura, non si sa che sia, la natura, si sa che imita l'arte; l'arte imita niente. count no count, nel labirinto, zeitlos, gamauches, french kiss, se vi fosse il tempo sarebbe una scatola vuota, invece lo spazio, il calendario cancellato appeso in ogni dove.
anonyma ii - allegoria della neve, il bianco del nero della sera e bianche luci nel bianco - l'accoppiamento de' fiocchi molteplici con quanto la terra offre nello sfarfallante fioccare e nel diradare sciamante un incanto di sogno e di cristalli, in una lenta caduta senza fine - a te stesso, fra quanti pochissimi e minimi, questo disastro che non ha termine. nere nude bagnate legna di febbraio, mese tessuto di vane apparenze, non è perdita, non è vantaggio, nella cantica di febbraio: cava muta vuota, l'albero piantato nelle contrade dell'inesistente e il vagare nel far niente - di come scattasse e guizzasse il corpo (che corpo) fuori dall'universo conosciuto, con morbide derive radendo per le incipienti sequele della testura, le ripercussioni senza limiti di un colpo quasi sferrato in completa assenza di presenti e di presente
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