giovedì 4 maggio 2023

Leda and the swan

romanzo materialista ed erotologia

postmoderna in un poema di W. B. Yeats

    (prologo, corsivo)

- Qualcosa come:
capii che avrei dovuto semplicemente lasciarmi andare, poi tutto sarebbe venuto da sé, con la massima semplicità. SENZA SFORZO ALCUNO.

(fine del prologo e del corsivo)

(primo preliminare)

"La poesia, una volta fatta, dev'essere distrutta". Quel che ne resta - generalmente scrittura - è altro: oggetto di indagine, partitura di suoni ed immagini; reperti e vestigia, finché ancora una volta ne riviva la vita, si trovi la voce che ne rifà il cammino.

(fine primo preliminare)

(secondo corsivo)

Qualcosa come:
tutt'ad un tratto compresi che l'unica soluzione era abbandonarsi, gettarsi via, non importa come dove per chi

(fine secondo corsivo)

(Leda ed il cigno: un romanzo materialista)

Ci troviamo di fronte ad un romanzo. Che coniuga il mito (mythos: narrazione) con il materialismo (il "delirio della materia"; chaos e cosmos coincidenti; in una parola: chaosmos). Le regole del gioco che fondano l'esercizio e l'esistenza stessa della critica letteraria stabiliscono che non si possa trattare, nel caso di un oggetto (?) come "Leda and the swan" che di una poesia, perimetrandone la portata stilistica al campo dell'estetismo, del simbolismo, del decadentismo e consimili. Un'altra lettura può identificare un romanzo materialista che deantropomorfizza l'amore. In altre parole: rinascere. Una citazione. Abolire lo schermo dell'interpretazione. Sbarcare dentro. Un altro spazio: non l'alienazione comunque imposta dalle superfici e dalle profondità. Una cosmogonia. Un fremito che ingenera. Ma non riproduce. Non il cerchio ma la sfera illimite, attraversata e riattraversata da spirali senza termine, la sfera senza esterno.

(lettura sommaria del romanzo materialista)

Letteralmente il romanzo è lineare, descrive una scena, e scene nella scena. Allegoricamente formula, narrandolo, un evento cosmogonico. Dall'uovo nasceranno forse i gemelli astrali, forse la tindaride, distruttrice di navi, distruttrice di uomini, distruttrice di città. Indica (facendo segni) un disordine di tipo pagano, sullo sfondo di catastrofi passate e venture (il fremito conduce perciò alla  memoria, cioè all'assenza di tempo). Anagogicamente trasporta il lettore nello spazio del mito, lo attira nel tourbillon del divenire cigno e del corpo ledeo, nella furia bianca e nel sangue dell'aria, scrive nel fremito delle reni un altro romanzo. Non fa di Leda un oggetto, né del cigno un soggetto; fa del loro amore un processo, un microfilm da iscriversi nel tuorlo dell'uovo cosmico. In altre parole: un'erotologia postmoderna. Al di là, e non al di qua della teoria e della critica.

(secondo preliminare, corsivo)

Lavorando su Alice facevo uno sforzo, uno sforzo in più. Affezione del nome e della pelle, della sintassi in quanto pelle, ma qui ci avviciniamo al disseccamento comportato da qualunque bibliografia.

(fine del secondo preliminare corsivo)

Solo la melanconia del poeta in quanto poeta reinstaura un tempo da romanzo classico negli ultimi versi. Nel testo ogni escatologia si consuma. La poesia che si ritrova è un concerto nell'uovo, è il sogno di un corpo ledeo che si curva su un fuoco che si spegne. Il mito diviene autobiografia, l'autobiografia brucia nella carne nel corpo e nella pelle del mito, il self migra, per ricomparire non più come il medesimo "nel tuorlo e nella chiara di un unico guscio" è proprio questo: la scomparsa del sempre e dell'uguale.
La letterataura non è ricerca del mot juste, propre à exprimer: no, no, e poi no.

(economia di questo scritto)

Questo non è un saggio su Yeats, ma uno sguardo su un corpo ledeo. È una dissertazione fantascientifica su un romanzo materialista inteso come pista di decollo ed atterraggio. Un viaggio dentro un'erotologia postmoderna. Dare un nome agli scritti come se ne danno ai cani. Abuso del nome, sua apparente gratuità, nondimeno.

(ipotesi sul destinatario)

Semiologicamente inferendo potrebbe essere il destinatario yeatsiano l'anima klagesiana:

                DOVE VANNO I MIEI LIBRI 1

                  Tutte le parole che raccolgo,
                       Tutte le parole che scrivo,
                      Devono aprire instancabili le ali,
                   E non fermarsi mai nel loro volo,
                 Fino a giungere là dove è il tuo triste, triste cuore,
                E cantare per te nella notte,
               Oltre il luogo ove muovono le acque,
       Oscure di tempesta o lucenti di stelle.

                London jan 1892

L'indirizzo del destinatario è il luogo del triste cuore.

(excursus sul corpo ledeo)

In the best modern way. Absolument modernes. Alterando la parabola di Platone. Rovesciare il platonismo, liberare nuove potenze del pensiero, che diventa un'aggressione, diviene ciò che è, non rappresentazione. Sogno un corpo ledeo: oppure è il corpo ledeo che sogna me. Due sono le ipotesi: romanzo materialista / Erotologia postmoderna. Quale fascino in queste parole. "Come può il corpo preso in questa furia bianca" "trasse ella conoscenza...?". Il corpo preso, bloccato: premessa ad un'ipotesi conoscitiva. Ciò che il corpo può, paradossalmente, è sempre in qualche modo resistenza. Quando per una qualche ragione non può più, ovvero quando non può più resistere, l'afflusso accade, è l'evento, la vita allo stato puro, irriconoscibile (non soggetta e non assoggettabile alle leggi del riconoscimento: irrapresentabile). L'evento: non spettacolare, non teatrale; cosa insopportabile, non rientra nel repertorio comunque rassicurante e garantito del visibile. È lì. Fabbrica un corpo ledeo. Riformula un qualche bigbang.

(epilogo: testo del romanzo materialista / figure dell'erotologia postmoderna)

un urto improvviso le grandi ali battono
sulla ragazza vacillante le sue cosce accarezzate
dalle scure palme la sua nuca imprigionata nel becco
egli stringe il suo petto impotente al suo petto
ma come potranno queste terrificate e vaghe dita respingere
la piumata gloria dalle sue cosce che s'aprono?
e come può il corpo preso in questa furia bianca
non sentire quello strano cuore battere là dove
esso è stretto?
nelle sue reni un fremito conduce alla memoria
la muraglia crollata la torre ed il tetto in fiamme
e Agamennone morto
essendo così padroneggiata dal bruto sangue dell'aria
trasse lei conoscenza da quel suo potere
prima che il becco inerte lasciasse la preda?

W. B. Yeats, Leda and the swan. "Oggetto" della presente trattazione. Unitamente ai primi due versi di "among School children", strofa seconda: sogno un corpo ledeo che si curva su un fuoco che si spegne, un racconto che lei



 

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