Le più belle opere di sofferenza (tragedie etc.) sono scritte nella gioia - la gioia di scrivere: l’artista è colui che soffre non soffrendo affatto (Montherlant).
D’après Wallace Stevens, the idea of order at Key West - era l’unica artefice del mondo in cui pronunciava le sue formule magiche e quando lo faceva il mare qualunque natura avesse assumeva la natura del suo canto - poiché era lei che lo creava.
Fu così che mentre la osservammo camminare da sola a grandi passi sapemmo che per lei non esisteva altro mondo che quello che la sua magia formulava e formulando creava.
D’après Sam Francis - il dio dell’invisibile: un dio cieco
Attende l’assistenza dei pittori per renderci visibile ciò che
Lui vede.
D’après S. Freud - caso dell’uomo che sogna i sette lupi:
il loro sguardo affamato è il soggetto stesso.
D’après l’arte di sognare - i sogni sono se non una porta
una botola verso altri mondi - una strada a doppio senso di marcia - la nostra consapevolezza passa attraverso questa botola in altri regni e questi altri regni inviano esploratori nei nostri sogni - cariche di energia aliena che noi interpretiamo come oggetti e volti familiari - perché non esiste nulla là fuori. questo è un sogno..
-continua a voce a matita a inchiostro, in sogno forse
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