lunedì 1 agosto 2022

da "anatomia di una gazzella"

Dal quattro al molteplice, dal molteplice a quell'uno ed una che non è un numero e che è una moltitudine. Non comporta che l'ebrezza dell'irriconoscimento di per sé quando sguardo ascolto e tutte le possibili sinestesie varcano il frammezzo scivolando di là, vengono meno i dati di ogni possibile rappresentazione. Annodarsi, addensarsi e sciogliersi di tutti i movimenti. Di tutti. Poiché egli non è quest'uomo. "Quest'uomo" non si può dire. Perché "quest'uomo", è approssimativo soprannome dello scrittore, e chi scrive non è nessuno: solo il racconto è reale. Lo sguardo è una ferita, vuole rifiorire in qualcos'altro, il vetro non ha davanti né dietro; dietro il vetro solo uno svaporare, un rinascere altrove dell'abitatore. Il segno è attore senza profezie, non è né sapiente né ignorante; ha conosciuto gioie.

Pars destruens. Estetica ed economia politica. La bambola feticcio, la merce spettrale. Contemplare ciò che impropriamente si definisce bellezza, infettata ed impestata di tutto questo ingenera la Petite musique; dà l'avvio al testo come musica dell'abiezione. Tutta la rigatteria di pseudoconcetti, la collezione di perline, di lattine, di bottigliette.

Pars construens. Tourbillons. Phantasmagoria. Le lenti insostanziali del grande vetro molate da Spinoza. La grande guarigione. Scomunicati e scomunicanti scomuniche, gaiezza estrema dell'arte. Che la bellezza non sia una macchina di tortura. Che non sia il tratto distintivo della bestialità più ottusa.

Esperienza della coscienza è ricerca delle instabilità dell'esperienza della coscienza. Scilice. Puoi saperlo. Puoi sapere che ne è di quello sguardo. Lo sguardo del quadro che è nell'occhio, e dell'io che è nel quadro.

Con un ramoscello fra le dita, piangendo di gioia nella vivacità eterna dei pigmenti, entra nel giardino delle delizie che esce dalla bocca del rospo, il quale più su si sdoppia in un serpente colorato. Nella bocca un sorriso inestinguibile, gli occhi lacrimano; all'ingresso senza porte del giardino delle delizie. Nell'attrazione di teste e testa in moti di rotazione e rivoluzione sbattono, la scrittura del desiderio è apprestamento di simulacri e veicolo di risonanze.




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