I
"il basso in disordine"
"sguardo che cola"
indovinello il sedici febbraio millenovecentosettantotto per un cabaret illusorio
bruciare,
restituire fiamme.
II
Parole di Flavio registrate ad alta infedeltà
non lascia mancare, per coprirsi:
dell'abat jour, la finestra, ed il sole
lambiscono cosce sconosciute, l'eccitazione, la vista,
in oggetti comprati, regalati, rubati,
caldo, troppo caldo, via i vestiti.
un atomo, un attimo, di tempo nudo parte incalcolabile:
via le pelli, via il cervello.
l'immagine deformata dall'immortalità la piccola religione:
da duemila anni, e non l'hanno ancora finita;
questo anno:
via le pelli il cervello;
questo anno
compiere: e il bianco muoia
III
fiocchi bianchi
di neve e lune
fioccare melodioso
di fiocchi di luce e di voce
inexemplum minimum p ex
IV
(gonzales) l'essenza non nominata
l'essenza non nominabile
la quinta o
la quinta giocata di pitture nere sul muro
compiere:
l'anno l'impossibile
ne è bevuto a fondo dalla bimba
compiere l'anno impossibile eterno
V
Il getto che bagna la neve scrittura chimica del corpo metafora di tempo nudo illeggibile nel fotogramma l'essere scorso non scorto fluire quasi di soffio al quinto quarto della luna alla quarta persona del singolare corpo rigenerato gas e luce balla
III
il nervo fibra di musica la fiamma
uccide il bimbo la mamma la lama si sdoppia
incandescente filo brucia e scoppia fuoco di grande fulgore
nell'occhio ch'è globo d'amore lì a fornicare
efferve esce vapore sublunare ora che il silenzio si mette a cantare
ora più calore per fare l'oro
sguardo tagliato filo teso
fu tutto un volgare malinteso
IV
essere carezza di vento getto d'idrante
su scacchiera d'enigmi
il rogo con
del rosso (non del bianco)
du rouge
pas du sang
la luna sull'acqua irriflessa
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