Come se la materialità linguisticamente definita della fase che non pare mettere in comunicazione
uno e due fosse liberata dalle costrizioni limitanti del copione cui è soggetta.
La fase in cui tutto è sottoposto a copione - ovviamente la percezione ordinaria altro non è che un sottoprodotto della distorsione di tutto questo, implicante l’esistenza di soggetto, di oggetto, di scopi del mondo esterno etc., nonché delle durate determinate dalla temporalità e dal divenire senza scopo e direzioni che vi ambienta… la citazione continuamente sostituita dalla ritrascrizione del testo…
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