se occhio o cratere il buco d'essere
una simile brama ed il colare
più che folle il soffio fa vibrare in mille brividi
i diaframmi strusciare le pelli bollire
il cervello, ondulare i boccoli nerobluastri
alla fine d'un plenilunio comincia a spegnersi
a calare a sbrodare disperazione su vecchi tappeti
ad ascoltare nastri fruscianti,
io l'ascolto ma non è l'orecchio un attore
sottile è questo pensiero, una brezza gelida,
che si smorza, in una stazione
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.