Su essenziale carta da parati blunotte dicembre novanta il silenziosissimo canto della cometa - se fossero stati i poeti, il senso troppo preciso cancella la tua vaga letteratura - a irrompere nel presepio, un’araldica di serpi, rilevanti osservazioni sul contrasto fra immagini classiche ed una civiltà della tecnica quale quella del secondo ottocento, in cui gli stessi strumenti tecnici suggerivano forme mostruosamente esotiche alle quali si poteva meglio far corrispondere un oriente di misteriose rivelazioni più che una classicità considerata razionale per presupposto.
venerdì 30 agosto 2019
diario del novanta
Su essenziale carta da parati blunotte dicembre novanta il silenziosissimo canto della cometa - se fossero stati i poeti, il senso troppo preciso cancella la tua vaga letteratura - a irrompere nel presepio, un’araldica di serpi, rilevanti osservazioni sul contrasto fra immagini classiche ed una civiltà della tecnica quale quella del secondo ottocento, in cui gli stessi strumenti tecnici suggerivano forme mostruosamente esotiche alle quali si poteva meglio far corrispondere un oriente di misteriose rivelazioni più che una classicità considerata razionale per presupposto.
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