I Il miraggio del soffitto ove si spalanca fra parete e parete la ninfa stregata, la linea d'illusione come in una stanza vaticana
II (se vi siano specchi, cascate di capelli spiriti e code di volpe scacciamosche: oggetti di desiderio. si)
III Il ritorno dell'occhio al pozzo e del pozzo all'occhio, in altezza, in superficie, in profondità, fino alla piatta stratosfera del foglio attraversa la curva sinuosa del gesto della mano che ti disegna: le origini, diluviali, esplosive, precedono il tempo.
IV per arrivare allo sguardo risale la voragine come una scala a chiocciola, come passando dentro la cornucopia che la riversa nella luce di una profusione visibile -
V l'illusionismo, l'irreprensibile lussuria fra una segnatura ed una prova del diluvio
VI (dal diario dell'autore: maledizione peggiore dell'inferno è un'anticamera del paradiso senza paradiso; tale lo scenario da distruggere, la prigione da cui evadere).
VII tornadi travolgono alcove conducono trombe marine stelle dal profondo, meduse spirali verticalizzano aprire le cataratte o.
VIII l'oceano perso in una goccia, il torneo fra lancia e serpente invisibile, senza competenze oltre questa isola intemporale
VIIIbis il foglio è una parete sulla quale me la dipingo (dal diario dell'autore: il nervosismo di quest'altra matita mi riconduce a quella che andando via è divenuta remota, ed essendo divenuta remota ritorna)
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