Il calabrone nella bottiglia, o la mosca impigliata nella ragnatela;
quale dolce furiosa agonia
elasticissimamente in cannibalesco superfluo universo
ove la cosa
s'aggruma s'aggroppa s'aggruppa s'inviluppa si sviluppa
s'attorciglia
in dolore deliquio delirio voluttà
naturalmente nei punti inestesi
nei nuclei
e poi talora si scioglie
al bacio criminale di un'aurora che esplode
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