lunedì 5 agosto 2019

processo di santificazione


Processo di santificazione. (...) te absolvo. Bambulé.
Il peccato è nella restrizione. Va, fa quello che vuoi.
Sul tappeto. Sotto il tappeto c'è l'autore della presente novella. È lì che gioca con le macchinine. O legge la collezione completa di topolino. O scrive con pennarelli colorati su numerosi fogli e quaderni. Il nostro animale a mosaico, questa chimera biologica, potrà avere occhi a chiazze. Su un fondo rosso ci saranno regolari isole bianche. For your eyes only. All'avvicinamento, sia esso fisico o d'altra specie, la sensazione è di luce e calore, con una strana musica che ti prende. Un desiderio divorante.
Effimeri contorni dell'accadere svaniscono in un lampo di fotoni, cioè di energia.
Un elenco di animali estinti o sulla buona strada per estiguersi, in tutta l'eleganza di una lingua morta.
Andando via prendere il quaderno da viaggio, come al solito.
Parmi des foutres et des mouilles.
Il mondo, che gira intono ai pensieri più segreti.
Dentro gli occhi suoi. Questo è verissimo e senza alcun dubbio. E sia detto che: quando manca il contatto con ciò che si ama, tale contatto diviene contatto con la mancanza, e l'esistenza si identifica allora con il dolore, il che può condurre il soggetto dell'esperimento a qualcosa come la morte il suicidio oppure ad attività ludiche.
Con questo fine del pensierino ed avvio del processo di santificazione.
Morte da tutt'intorno?
Il signor Entrata ed il signor Uscita si guardarono e scoppiarono a ridere.
Ricorreremo alla forza, disse l'uno. Ricorreremo alla logica, disse l'altro. Provavano in loro la gioia di vivere in modo così vivo, che sentivano di doverla esprimere con alte grida. "mortificante" è la parola giusta, disse l'uno. Oh già, ribatté l'altro, e di nuovo furono travolti dall'ilarità.
Disse ho sulla coscienza tutto tranne l'uccisione di socrate.
Disse son stato uno dei trenta tiranni e molto più anticamente un sacerdote azteco, un sacrificatore.
Aura, su angoli di carta in questo fantasma dell'universo, sono giunto, disse.
Disse dei modi di guarire tutti i mali, con qualche difficoltà pseudotemporale nel guarire i suoi.
Disse di amorose cadute il cuore in periferia - dans la banlieu - vicino ad un'officina, une usine. La periferia, non il centro: perché un centro, il centro, no, non esiste. E forse neppure l'amore, ma solo la sua mostruosità. Non possono farmi questo, ho capito un paio di cose per cui non possono farmi questo, disse armando la carabina e prendendo la mira. Lei, lei si occupa solo più delle cose che può capire da sola. Tenetemi ferma quella sgualdrina, mettetela sotto, disse il giovane hegel del periodo jenese ai suoi assistenti, ed era alla morte, proprio lei che si riferiva, l'aveva presa in trappola. Di te mai e poi mai potrò innamorarmi, disse lei, sì lo so disse lui ed era la combinazione di due menzogne molto romantiche.
Fino ad un certo punto i risultati dell'indagine parlavano molto chiaro. Cinquantuno con due mutamenti e successivamente trentotto. Sopra il tuono, sotto il tuono. Nonostante lo scuotimento egli non lascia cadere spatola sacrificale e calice. Centomila volte tu perdi i tuoi tesori, e devi salire i nove colli; non affannarti dietro a loro, dopo sette giorni li riottieni. Non agitarti. Li è la seconda figlia, fiamma che divampa verso l'alto da ella prodotta, tui è la figlia minore, un lago. Non vi è paura nell'amore, alla fin fine. Sono una macchina che scrive, disse scrivendo: prima il bere poi il dovere. O angelo consolatore. Orecchie fischiano, teste girano. Tamburi ruotanti nel cielo, forse farci l'amore assomiglia ad un liquore.
L'ordine regna, dove? La scena si svolge, dove? Cioè: dappertutto. 
Per ladra d'amore alquanto mercuriale carminem scribere. Ladra d'amore l'ordine regna dove grande è il disordine: sotto il cielo, ma cosa c'è. Ladra d'amore come un titano lo fu di fuoco, per restituirlo che divampasse ovunque, un po' qui un po' là.
Tutto questo è bello puro e senza macchia.
Si tratta di cibo primordiale, del giocattolo originario al quale tutto ritorna, dal quale tutto ritorna.
Le biblioteche sono dragoni costituiti da fumetti e non solo o forse sì. Comprese O ed Emmanuelle in edizione tascabile per dare più nell'occhio e distrarre lo sfaccendato lettore.
Sei miglia di strada possono andare ad est o ad ovest senza per questo nulla perdere del loro buon umore.
Nella purezza di un raccoglimento senza precedenza qualcosa di interno, di pulito e felice. La poiesi gorgiana in merito all'elogio della tindaride: va sottolineato che punto di partenza e d'arrivo non sono problemi argomentativi, ma l'idea di produrre un discorso ed un testo belli ed irresistibili come Elena.
La presenza della tindaride nel primo dei poemi omerici appare come fattore scatenante. La sua potenza proviene dall'inconscio, cosa di cui il sofista siculo era perfettamente al corrente. La condizione necessaria è che il metodo circolarizzi e si autocircolarizzi. I pozzi di potenziale del demone F.
Uno dei mestessi fatto per lo più di malumore poiché tutt'intorno è rovina. È uno di quelli che cercano il pezzo mancante.
Poi va sul letto, numeri di telefono svaniscono dalla testa e nel fumo della sigaretta, in un breve riposo. Ciò da cui prendeva direttive, più o meno vaghe, era una giungla, estremamente remota, un'adiacenza vicinissima, più che contigua, dunque.

Su una cifra dell'inaccessibile finisce, in un silenzio, e cessa di essere una attesa.

SEPT 82, 22,13/45

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