L'angelo dal corpo come folgore alexandria nelle coordinate dell’apparenza lei subitissimo penetrata da tre lati nella successiva demoltiplicazione di traiettorie posture come dove quel che cercasse e già da sempre avesse trovato, nelle periferie aride e disadorne di qualche ss Gerusalemme così presa in faccende di offenbarung esercizio, askesis, nella curva di ritorno fra sé e sé lei lì blu dal godere nel disegno di un sogno, il fallo d’oro da silenzi desertici e dal buio pestissimo non essendoci
più alcuna coscienza per conservare almeno il ricordo di quel moto effimero attraverso qualche tratto subito cancellato - il verbale abrogato che essi accaddero cioè nulla
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