Musica afroditica ben ritmata empiva la notte
Di un tratto le danzatrici del capitano achab si alzano
Si tirano su le lunghe gonne fra un generale strbuzzio d'occhi
Si avvinghiano nella musica strette
Il culo della più bassa premuto contro
Il pube della più alta sinuosa bionda
Ed è tutto un vorticoso ruotare di fianchi
Seni contro schiena occhi negli occhi
Sorrisi d'intesa mani invisibili ad agguantare il nulla dello spettatore
La coscia dell'una fra quelle dell'altra mani nelle mani
Le bocche vicinissime avvinghiate così per lunghissimi minuti
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