mercoledì 10 maggio 2017

universi


Ai confini imprecisati di un esercizio di oblio
bianca più che neve o panna la veste, involucro di colore e di calore bianco
adorna di sottili grafie rosse in cui la scrittura ~ svolazzo e voluta
fuga da tutto, quanto splendore nel suo fiorire
e quel che c'è dentro una donna si direbbe e assai di più un fantasma che danza o
la danza di un fantasma di cui
si legge al tocco; le mani sono sguardi forse viceversa, vi appartiene l'essere o vi appartengono? La risposta:
uno sbuffo, nella ricaduta di un drappeggio, nel sollevarsi di una gonna, finalmente.
Squisiti il sapore e il profumo di un corpo l'intrico delle vene rilievi blu
di canali sottili sulle mani affusolate
chi che cosa fosse poi adolescenziale o passibile di crescita alcuna in quel dialogo o colloquio di altissimi ideali e
udite udite della realtà dell'esistenza
soggetta a tanti si
dice miglioramenti dove invece: vi sono tutti gli
universi fra il collo del piede e la caviglia nuda.
Osservazioni minime intorno alle privazioni ed ai pericoli derivati dalla favola dei
templari al ritorno da una lunghissima spedizione il fornicare pari allo strofinarsi di una
mano contro l'altra, la
costante consultazione di
un demone privato in camera da letto alle privazioni
ed ai pericoli corrispondendo immediatissimi magici accessi a
magici universi, paralleli e no.




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