giovedì 16 marzo 2017

nulla esiste


da quel movimento nulla esiste; da quella sospensione definitiva nascono tutti i mondi, in quella svaniscono. Alla memoria di un angelo chi, altrimenti. Nessuna parola per nascondere il succhiamento di cazzo: tertium datur, al centro, né in alto né in basso, esatto lo strusciamento fra palato e gola, tace il clamore della terra, la lingua silenziosa ruota, dalla dolcezza triste degli occhi socchiusi direttamente si scrive fin dentro l'anima scavandovisi un abisso di gioia infinita - inimmaginabile bellezza. Indefinibile come sostanza materiale, nella produzione di ipseità che è un viaggio lungo l'ellisse fra sé e sé, il soggetto. Sottilmente, per tutto il tempo, circondando il silenzio con vaghissimi impulsi segnici e sonori. Zucca pelata con cento capelli decise un giorno di fare i tortelli ma non ne diede ai suoi fratelli; i suoi fratelli fan la frittata, ma non ne danno a zucca pelata. Un deux trois la paleur du roi. Dei veri maleducati, che chiavano in fica e spruzzano dappertutto. Anulare e ricorsivo il cogito ma altro ancora il tiasos in cui l'immortalità si autofesteggia; non manca certo di algoritmi, questo tribadismo senza tecniche particolari, questo perpetuo soffregarsi che le annull tutte - all'estremo del percettibile il suono da cui tutto deriva e dipende. Neuronica o neuronale, forse, ma senz'altro invisibile, l'armatura percettiva. Lente esercitazioni sospese nel più assoluto: dell'ensemble e dei singoli. 








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