Foto Pezzi staccati da un monumento filosofico di recente costruzione .Quanto più profondo è il dolore,tanto più perfettamente dobbiamo mettere -in -immagine l’idea dell’essere-felice .Allora il dolore risulterà insopportabile- insopportabile qualunque compromesso con il suo adagio:questa è la vita,questo il destino dell’essente .B .- Vita,allora è essere come dei,e come dei riconoscere gli altri .Ricordo una lettera di Nietzsche a Overbeck nella quale,al colmo della disperazione esce quasi in un grido;.A:-Si -ma con tutti i sensi,nella pienezza del corpo proprio .Dei capaci di godere dell’altro,proprio perché l’altro è sentito come perfetto in sé. Dei che non si amano soltanto ‘intellettualmente ’:Il loro pensare interessato all’essere felice,pensa come proprio compimento .Quest’idea va liberata,s-catenata, anzi! fatta tuonare contro tutte le servitù e le oppressioni: Questa idea, e nient’altro, segna il nostro destino. Gonfia come il cazzo la mia lingua
nella tua bocca d’amore rosa
La mia vulva è una macelleria
il sangue rosso lavato di sborra
la sborra nuota nel sangue
Nelle mie membra viola il profumo di mela
il sacro tempio del cazzo maestoso
un culo di cagna aperto
alla santità della via
L’amore capelluto della mia gamba
un sacro tempio di sborra
Dormo
la bocca aperta in attesa
di un cazzo che mi strangoli
di uno schizzo amaro di uno schizzo appiccicoso
L’estasi che m’incula è il marmo
della verga macchiata di sangue
Per consegnarmi ai cazzi
ho messo
un vestito da straziare il cuore
Signorina cuore mio
spogliata nel pizzo
attraverso la bocca impregnata
la pipì cola tra le gambe
L’odore alterato della fessura
è sprigionato nel vento celeste
Una nuvola
nella testa
si rivela a rovescio
Una stella meravigliosa
cade
cuore che urla come la bocca
Il cuore cade
Un giglio brucia
Il sole spalanca la gola.
versusteiner su gammm.org:
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