venerdì 13 giugno 2014

regime di microletture / differx. 2014

      
nuove scritture inaugurano un regime di microletture. sono già lì.

la lettura è a telemetro (di microscopio), riquadrata. non una limitazione, ma un focus più inciso. si guarda dove si cammina, dove l'occhiata precede.

in sostanza la lettura inquadra di volta in volta, cambiando=camminando, un pezzo piccolo del testo che è di fronte. le nuove scritture sono particolarmente sensibili a questo tipo di lettura. (ne vengono vellicate; e lo sanno).

ci sono delle microvariazioni interne. non si legge correndo come nella forma romanzo. (non è così che si legge, in effetti, mai). (la giusta lettura è sempre "al millimetro". è: in giustezza).

la lettura inquadra di volta in volta un tratto breve, delimitato da poche relazioni sintattiche o proprio pochi vocaboli, venature. poche affezioni del discorso. siamo al livello delle molecole.

di volta in volta, davanti allo sguardo che legge (lentamente o velocemente, non conta: conta lo spazio inciso-breve che il telemetro dell'occhiata abbraccia), si pronuncia un rilievo. 

lo scritto è un frammento dello scritto, ogni volta, a ogni passo (piccolo) dell'occhio. il sé un ritaglio di sé.

la visualizzazione è per gradi brevi. e se nel breve ho/colgo già un cliché, scovo una delusione, un insetto retorico, cosa mi fa pensare che poi l'intero non sia monte di delusioni, formicaio?

se la microlettura e i frammenti già mi soddisfano, al contrario, non troppo difficilmente potrà essere soddisfacente l'intero. (questo, già eliminando dall'orizzonte il fatto che nelle nuove scritture può non esserci un quadro generale, o qualcosa come "l'intero". tuttavia la relazione soddisfacente del microframmento a se stesso e all'occhio del lettore mette in campo qualcosa di godibile e goduto, stampo cavo, anche in ordine a una ipotetica e non necessariamente verificabile e ventura e voluta soddisfazione dell'intero).

si ripeta. 

di volta in volta, davanti allo sguardo che legge, si pronuncia un rilievo. affioramento. è quello che di volta in volta l'occhio aggancia. gode dei primi rapporti, racemi, di primi tratti sintattici legati. pre-vede il resto. viene smentita ogni previsione facile, di questo ancora gode.

la misurazione, lettura valutazione osservazione, è non analitica. non si sta parlando di questo. è tuttavia micrometrica. naturalmente micrometrica.

leggo un passo alla volta. dunque giudico un passo alla volta, un piccolo passo per volta. 

così il dito eccede=percorre il disegno sul tappeto, nell'arazzo, fra le pieghe, nella variazione (di luce).
     
   

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