(nella letteratura) è l'altro
a parlare per non morire (il) nulla
ad accadere; udire, in una notte di luglio
sognatore - dunque favoliere, nei plurimi
sensi d'un divenire all'apparenza fermo e
forse non solo; un raggiungersi di ignoti
fra ignoti riconoscendo il mai visto
calda umidità dai prati del parco se
fosse istantaneo o graduale il risveglio
una domanda non ponibile in assenza di inesistenza
di tempo, fra i giochi dell'estate un senso
puramente atmosferico, senza cronologie,
privo d'altra consistenza che le finzioni
degli almanacchi e il fiotto voluttuoso
delle stagioni, l'ombelico una ruota
bloccata, la coda della serpe avvoltolata
nel perineo, una strada senza uscita è essa stessa
l'uscita, un'aporia iscritta su chi sa che cartiglio
pergamena e foglio, qui non regnano la morte né
altro, solamente si diffondono delizie luminose
oltre qualunque privazione e ricchezza
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