giovedì 9 febbraio 2017

prolegomeni a un rococò


La figura genuflessa qua nel talamo dell’ade di meissen meclemburgo locmaria o qui nel portico di cuneo offre nude le piante dei piedi e l’ingresso al fondoschiena per cui vivere non è più pena appena fasciata di celestiale azzurro di porcellana nella modulazione rococò di non altro che siano bellezza e speranza congiunte

Dertritte grimm- demoiselles d' honneur- hommage à w s burroughs- di' a laura che l'amo- il biglietto che è esploso p.49-succhiata attraverso i genitali perlacei donna su dalla sua grande doccia di sperma- anelli di diamanti spruzzano fuori da te- dovrebbe essere tenuto a mente- corpi eiaculati senza una copertina- questo va tenuto a memoria nel volo di questa voce nel fiotto stellato che solo il buio può svelare celandosi esso nella luce che lo nasconde flessuosissimamente amplessandosi movimenti innumeri di steli senza numero ondeggianti fruscio di frasche e fogliame serpi come collari di cigno e urobori dentro all’esistenza che è tutto uno spruzzare di schizzi e zampilli rifluire di lettere segni e suoni in sé stessi pseudonimi di vuoto e silenzio segue allegato









Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.